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Equivalenza tra tariffe professionali e stipendi

Creazione: | Aggiornamento:

Premessa

Spesso mi trovo a dover discutere con clienti (o potenziali tali) della tariffa da applicare ad un determinato lavoro, in particolare - per assurdo - quando si tratta di sviluppo software, attività che forse più di altre meriterebbe dei compensi adeguati date le difficoltà insite e le competenze necessarie per realizzare un buon prodotto.

Per questo motivo ho deciso di preparare un documento-guida che possa auspicabilmente fungere da base per le future discussioni, non solo mie ma anche dei colleghi.

Premetto che ho preso senz'altro spunto da altri articoli sul web (link, link e link - alcuni ora non più esistenti) che, anche se un po' datati, propongono comunque riflessioni ancora molto attuali.
Tuttavia, rispetto a quei documenti, in particolare quello di Daniele Ferla, mi sono basato su ipotesi di calcolo (specie sui costi) leggermente diverse, dettate dalla mia esperienza. Noto comunque con piacere che i risultati sono paragonabili.

Quanto costa all'azienda un'ora di lavoro di un dipendente?

Ipotizziamo per questi calcoli uno stipendio netto mensile di Euro 1.000,00; e faccio notare solo per un istante che si tratta di un compenso assolutamente "di base" (forse non applicabile nemmeno ad un principiante).

Bisogna considerare 12 mesi in un anno solare, oltre alla tredicesima, oltre alla quattordicesima (che, in quanto non presente in tutte le tipologie di contratto, ho calcolato forfettariamente solo per metà mensilità), oltre al TFR (0,9 mensilità).
A tutto questo va infine applicato un coefficiente di 2,00 (sarebbe forse superiore, ma non importa), dato che per l'azienda esistono tutta una serie di oneri fiscali e previdenziali a carico.

Costi annui dipendente a carico azienda
Stipendio netto mensile Euro 1.000,00
Mensilità anno solare 12,0
Mensilità tredicesima 1,0
Mensilità quattordicesima 0,5
Mensilità TFR 0,9
Coefficiente per tasse e contributi vari 2,00
Totale costi annui dipendente a carico azienda Euro 28.800,00

Ma quante ore effettive lavora un dipendente in un anno?
Mediamente 168 ore al mese, per 12 mesi, ma bisogna detrarre le 4 settimane di ferie previste ed un altro paio di settimane tra permessi, malattie, ecc. (non ho considerato casi particolari, come l'assistenza a famigliari malati).

Ore annue lavoro dipendente
Ore mensili h 168
Mensilità anno solare 12,0
Mensilità ferie -1,0
Mensilità malattie e permessi -0,5
Totale ore annue lavoro dipendente h 1.764

A questo punto, con una semplice divisione, otteniamo il dato richiesto: il lavoro di un dipendente da Euro/mese 1.000,00 netti costa mediamente all'azienda Euro/h 16,33 (= Euro 28.800,00 / h 1.764).

Quali sono i costi nascosti di un professionista?

Bisogna ora considerare che un professionista, a differenza di un dipendente, deve sostenere tutta una serie di costi che solo in parte è possibile quantificare con esattezza. Quelli che seguono sono i principali.

Costi annui a carico professionista
Spese telefoniche / connettività mensili Euro 30,00
Spese affitto mensili Euro 225,00
Spese utenze mensili Euro 75,00
Mensilità anno solare 12,0
Spese materiale informatico Euro 525,00
Spese servizi hosting (VPS) Euro 300,00
Spese cartoleria Euro 50,00
Spese commercialista per contabilità Euro 1.000,00
Totale costi annui a carico professionista Euro 6.135,00

Si impongono ora alcune spiegazioni alle voci soprastanti.

  • Le spese telefoniche / connettività indicate sono effettivamente molto contenute; forse troppo.
  • L'affitto e le utenze sono voci non sempre presenti, dato che in alcuni casi è possibile lavorare anche da casa propria; è però innegabile che disporre di un ufficio è senz'altro molto più professionale agli occhi della clientela, e consente di svolgere attività (es.: riunioni) che in un'abitazione non sono nemmeno pensabili. Per prudenza comunque in questo prospetto ho considerato queste voci forfettariamente a metà (quindi ho immaginato un affitto di Euro/mese 500,00 ed utenze per Euro/mese 150,00, ma importi presi al 50%).
  • Il materiale informatico rappresenta l'acquisto dei pc e delle licenze software (ammortizzati in n. 4 anni di utilizzo), ma anche delle certificazioni e della manualistica.
  • Per i servizi di hosting ho considerato un VPS di medie prestazioni, dato che un professionista non si può accontentare di un piccolo spazio web e di una casellina email ma spesso necessita (specie se sviluppatore) di ambienti di sviluppo e compilazione dedicati.
  • Il resto dei costi sono voci standard.
  • Non ho considerato a dire il vero la pubblicità, che pure deve talvolta essere presente almeno nei primi anni della professione.
  • Non ho nemmeno considerato l'onere di un eventuale stipendio aggiuntivo per una segretaria.
  • Infine manca la voce relativa al carburante, perché io ritengo che questo tipo di costo debba essere riaddebitato alla clientela (v. riflessione conclusiva).

Quante ore lavora un professionista in un anno?

Questo dipende da mille fattori. Tuttavia concordo con le analisi presenti nei link sopra richiamati, che individuano un fattore del 25% di riduzione rispetto ad un dipendente: non certamente nel senso che il professionista lavori "meno", ma semplicemente perché egli dedica quel tempo per attività non retribuite (parliamo di studio ed aggiornamento professionale, progetti di sviluppo software interno, manutenzione ed aggiornamento del VPS, aggiornamento del sito web e/o dei profili social, ricerca di nuova clientela e rapporti con quella già esistente, gestione di aspetti contabili).

Per cui, partendo dal valore medio di h/anno 1.764 di un dipendente, si arriva a quello di h/anno 1.323 per un professionista.

Conclusioni

Apparentemente dunque, considerando la retribuzione di un dipendente da Euro/mese 1.000,00 netti, i costi nascosti del professionista e le ore effettivamente retribuite di quest'ultimo, l'equivalenza con gli Euro/mese 1.000,00 netti sembra dunque attestarsi attorno ad Euro/h 26,41 (= (Euro 28.800,00 + Euro 6.135,00) / h 1.323).

In realtà io mi permetto di far notare che un professionista, a differenza di un dipendente,

  • rischia in proprio in caso di errore, sia a livello economico che di immagine;
  • non ha alcuna garanzia di pagamento né può usufruire di paracaduti sociali in caso di mancanza di lavoro;
  • non ha alcuna tutela in caso di problemi di salute (o comunque ne ha di molto scarse, a meno di non pagare di tasca propria una polizza integrativa);
  • subisce oneri fiscali e previdenziali superiori a quelli di un dipendente;
  • lavora anche nei giorni festivi, e senza poter recuperare il giorno di riposo nel resto della settimana, ma soprattutto il più delle volte ad orari assurdi (alba, dopocena, ecc.);
  • è sottoposto - per tutto quanto sopra - ad un livello di stress decisamente superiore a quello di molti dipendenti.

Per questi motivi, un incremento del 50% rispetto al valore sopra indicato mi sembra il minimo da riconoscere, e si perviene quindi ad una tariffa di Euro/h 39,61.

Naturalmente al variare dello stipendio netto mensile del dipendente, ed ipotizzando di mantenere fissi i costi indicati, si ottengono valori differenti.

Stipendio netto dipendente Tariffa lorda professionista
Euro/mese 1.000,00 Euro/h 39,61
Euro/mese 1.200,00 Euro/h 46,14
Euro/mese 1.400,00 Euro/h 52,67
Euro/mese 1.600,00 Euro/h 59,20
Euro/mese 1.800,00 Euro/h 65,73
Euro/mese 2.000,00 Euro/h 72,26

Mi fermo qui, perché all'aumentare dei ricavi oltre una certa soglia bisognerebbe probabilmente ipotizzare anche un parallelo aumento dei costi (es.: segretaria, ufficio più grande, utenze più impegnative, ecc.) e quindi l'equivalenza verrebbe a mancare.

Va da sé che le tariffe sopra esposte si intendono "+ diritto di rivalsa INPS + IVA".
Forse però è meno evidente (ma mi lascia sempre perplesso dover esplicitare ciò che nelle altre professioni è naturale e scontato) che, a parte rispetto alle ore di puro lavoro, vanno fatturate le ore di trasferta ed i relativi costi chilometrici: anche questo è un servizio svolto a favore della clientela.